Grande partecipazione al webinar “Costruire ora la nuova società della longevità”, organizzato dal Gruppo De Pasquale e moderato da Debora Rosciani de Il Sole 24 Ore. Un confronto ricco e interdisciplinare che ha coinvolto esperti del settore sanitario, assicurativo e dei servizi di outsourcing specialistico a supporto:

  • Ing. Esposti, Direttore Innovazione e Sviluppo dell’Ospedale San Raffaele

  • Paolo Meciani, Founder di Bime Consulting

  • Loredana Russi, Responsabile Insurance Division del Gruppo De Pasquale

  • Mariafilomena Genovese, Responsabile Business Strategy del Gruppo De Pasquale

Un dialogo necessario su un tema di grande attualità che riguarda l’intera collettività: la longevità come nuova sfida sociale, economica e sanitaria.

Un Paese che invecchia: i dati ISTAT che fotografano il cambiamento

L’Italia è tra i Paesi più longevi al mondo. Secondo i dati ISTAT al 1° gennaio 2025:

  • i centenari erano 23.548, oltre 2.000 in più rispetto all’anno precedente;

  • al 1° gennaio del 2009 erano 10.158; in 15 anni sono più che raddoppiati;

  • l’83% dei centenari è donna, un gap di genere con implicazioni non solo sanitarie ma anche economiche e sociali.

Numeri che impongono un cambio di passo: vivere di più significa ripensare i modelli di prevenzione, assistenza e protezione assicurativa.


Perché un webinar sulla longevità oggi

Viviamo nella società della longevità, dove non basta vivere più a lungo: è essenziale vivere meglio.
Il Gruppo De Pasquale, nel mese dedicato alla prevenzione e all’educazione finanziaria, ha scelto di aprire un dialogo strutturato su queste sfide, forte del suo ruolo nel Business Process Outsourcing, erogato tramite le società partner Winflow e  Sint, nei settori assicurativo e salute.

Il Gruppo è inoltre attivo direttamente nella prevenzione innovativa, grazie a una startup tecnologica sviluppata con una primaria compagnia assicurativa, che offre servizi accessibili a tutti basati su AI e soluzioni digitali avanzate.


Prevenzione e salute: cosa sta cambiando davvero?

La longevità richiede responsabilità individuale e visione collettiva.
Se l’Italia eccelle nelle cure, la cultura della prevenzione è ancora frammentata e poco diffusa.

Oggi prevale la prevenzione secondaria. In altri Paesi europei – come Svizzera e Germania – i check-up preventivi personalizzati sono più strutturati e incentivati.

Durante il webinar è emerso un tema cruciale:
👉 la sottoassicurazione cronica degli italiani, legata anche alla scarsa cultura della prevenzione.
Incrementare la prevenzione significa migliorare la salute pubblica e anche ottimizzare la sostenibilità del sistema sanitario.


Come costruire una vera cultura della prevenzione?

Gli esperti hanno delineato alcune direttrici strategiche:

1. Coordinamento tra settore sanitario, assicurativo e istituzioni

Serve una visione comune e sistemica, non iniziative isolate.

2. Best practices internazionali adattate al contesto italiano

Singapore è un caso virtuoso: screening obbligatori dai 40 anni, maggiore responsabilizzazione dei medici di base, protocolli standardizzati.

3. Educazione già nelle scuole

Nutrizione, stili di vita, sport, prevenzione dei rischi (come obesità e diabete).

4. Protocolli nazionali uniformi

Percorsi chiari per medici e pazienti, soprattutto in presenza di patologie croniche.


La prevenzione è un tema di sistema: serve sinergia

L’ecosistema salute è complesso e frammentato. Oggi più che mai sono necessari:

  • processi semplificati per prenotazioni, rimborsi, accesso ai servizi;

  • gestione intelligente dei dati sanitari;

  • maggiore collaborazione pubblico–privato.

Su quest’ultimo punto, il webinar ha evidenziato criticità importanti: la triangolazione tra tutti gli attori coinvolti è ancora insufficiente.


Come favorire integrazione, collaborazione ed azione sinergica?

Dal webinar emergono tre fattori fondamentali:

  • analisi delle Best Practice di altri paesi virtuosi, per calarli nel contesto domestico;
  • azioni congiunte e concrete, sia per diffondere la cultura della prevenzione, sia per un ripensamento dei prodotti e servizi offerti e soprattutto dei modelli di gestione degli stessi, in particolare la presa in carico del paziente;
  • l’utilizzo dell’AI come fattore abilitante.

Verso un nuovo paradigma di presa in carico del paziente

Gli ospedali e i servizi sanitari stanno passando da un modello “a silos” a un modello longitudinale, che accompagna il paziente nella sua intera esperienza di salute.

Nelle strutture sanitarie virtuose si introducono:

  • protocolli personalizzati di prevenzione;

  • accordi con strutture esterne (es. palestre) per percorsi integrati;

  • servizi di interventional longevity, efficaci per ridurre i rischi e aumentare gli anni di vita in salute.

Parallelamente, le compagnie assicurative spingono su prodotti più personalizzati e sulla Long-Term Care.


Il ruolo dell’outsourcer: fare sistema e facilitare le connessioni

Nel complesso ecosistema salute, il Gruppo De Pasquale svolge una funzione chiave:

  • semplifica l’accesso ai servizi;

  • velocizza lo scambio di dati e flussi informativi;

  • supporta assicurati, fondi, strutture sanitarie nella gestione efficace ed efficiente delle attività di presa in carico, prenotazione visite e check up, rimborsi ecc.

  • essendo il primo contatto con l’assicurato/assistito, intercetta bisogni reali e li traduce in insight utili per compagnie assicurative e strutture sanitarie.

Gli operatori della Centrale Operativa svolgono spesso il ruolo di “mediatori culturali”, fornendo supporto informativo e formativo, aiutando gli utenti a comprendere meglio i servizi, le polizze e i percorsi sanitari e indirizzandoli verso soluzioni praticabili, con competenze tecniche e soft skills avanzate.


AI e salute: verso un ecosistema più integrato e personalizzato

Dal webinar emerge che l’AI è per la totalità dei attori coinvolti un abilitatore fondamentale principalmente per:

  • semplificare l’accesso ai servizi sanitari;

  • personalizzare prevenzione e cura;

  • anticipare i bisogni di salute;

  • costruire prodotti assicurativi più vicini agli individui;

  • migliorare la gestione documentale, le autorizzazioni, i processi di back office.

AI + competenze umane = valore aggiunto

Un’equazione al centro dell’approccio del Gruppo De Pasquale, che combina un mix di competenze specialistiche, continuamente formate, con l’utilizzo di tecnologia avanzata:

  • l’AI gestisce interazioni semplici, sempre sotto il governo dell’operatore;

  • gli operatori esperti intervengono sulle casistiche complesse;

  • l’AI estrae dati, accelera processi, genera insight utili anche alle compagnie e alle strutture sanitarie;

  • con l’aumento dell’utilizzo dell’AI cresce il livello di specializzazione degli operatori e la personalizzazione del supporto erogato in relazione alle specifiche esigenze dell’assicurato/assistito/cliente.


Telemedicina e personalizzazione: l’esperienza dell’Ospedale San Raffaele

Dal 2019, ben prima della pandemia, l’Ospedale San Raffaele integra telemedicina e AI nei suoi servizi, investendo in:

  • percorsi clinici personalizzati sulla base di dati genetici, clinici e di stile di vita;

  • accompagnamento step-by-step del paziente;

  • superamento dei modelli organizzativi a silos, tipici delle strutture sanitarie, a favore di un’esperienza del paziente fluida e continua nell’arco della sua vita.


Collaborare per innovare: la sfida dei prossimi anni

Un altro aspetto importante, più volte sottolineato, è la necessità di superare la logica tradizionale di provider tra strutture sanitarie e compagnie di assicurazione, aprendo la strada a:

  • co-design di nuovi servizi e prodotti;

  • integrazioni digitali e formative, ad esempio per broker e operatori della filiera assicurativa per una maggiore conoscenza in tempo reale dei servizi sanitari disponibili;

  • maggiore conoscenza in tempo reale dei servizi sanitari disponibili;

  • nuovi modelli di business congiunti di prevenzione, cura e protezione assicurativa abilitati dall’AI.


Conclusione: la longevità è una grande opportunità, se si fa sistema

Dal webinar emerge un messaggio chiaro: 👉 la longevità è una realtà che offre molte opportunità, ma per essere sostenibile richiede una nuova cultura della prevenzione ed un approccio sinergico e  collaborativo tra i tutti gli attori coinvolti nell’ecosistema della salute.

Assicurazioni, strutture sanitarie, istituzioni, ed outsourcer specializzati devono lavorare insieme per:

  • migliorare l’esperienza del paziente,

  • rendere la prevenzione accessibile e sostenibile,

  • valorizzare i dati e il patrimonio informativo per una salute più personalizzata,

  • contribuire alla costruzione di un sistema in cui vivere a lungo significhi anche vivere meglio

Per approfondire le tematiche, al link la registrazione completa del webinar.