sinistri Cat Nat

Migliorare la gestione dei sinistri Cat Nat: l’approccio innovativo del Gruppo De Pasquale

Un contesto in rapida evoluzione: rischi crescenti e nuove esigenze del mercato

Negli ultimi anni, il mercato assicurativo ha dovuto confrontarsi con un incremento significativo di catastrofi naturali (sinistri Cat Nat) legate al cambiamento climatico. Fenomeni meteorologici estremi, alluvioni ed incendi hanno causato ingenti danni, imponendo alle compagnie assicurative di rivedere i propri modelli organizzativi per affrontare al meglio queste emergenze.

L’Italia presenta uno dei livelli più bassi di protezione assicurativa contro gli eventi naturali. 

I dati pubblicati da ANIA confermano che quello dei Cat Nat è un ambito di intervento prioritario, su tutti i fronti, per le Compagnie e i partner con cui operano. Si è passati da una media annua di 16 catastrofi naturali negli anni 80 a 25 nel periodo 2010/19 ma ne abbiamo vissuti di particolarmente gravi più di recente, basti ricordare l’evento catastrofico del luglio 2023. E l’Italia è storicamente uno dei paesi europei più impattati da rischi naturali, terremoti in primis. Nonostante questo, in Italia solo il 6% delle abitazioni è coperta da rischi Cat Nat e solo il 5% delle imprese è assicurata contro i rischi Cat Nat.

In evoluzione, la normativa farà aumentare il livello di copertura per le imprese e cresce la sensibilità anche dei cittadini sull’importanza di assicurarsi. Per questo, le Compagnie e tutti gli attori coinvolti nella gestione di questa tipologia di sinistri devono essere pronti a gestire volumi crescenti di sinistri, semplificando e riducendo i tempi di processo.

Alla luce di questo scenario, il Gruppo De Pasquale ha presentato all’evento “Italy Insurance Forum 2025” di IKN un nuovo modello operativo per la gestione dei sinistri Cat Nat, che integra tecnologie avanzate, competenze specialistiche, interne e appartenenti al proprio network di periti/liquidatori.  I vantaggi di questo modello – efficienza, scalabilità, flessibilità, cura dell’assicurato in una situazione di particolare emergenza – sono stati evidenziati da Mariafilomena Genovese, Business Strategy Director di Gruppo De Pasquale, che si è confrontata con Direttori Sinistri e altri attori della filiera assicurativa nel corso della tavola rotonda “Cat-Nat: aumentare la velocità e migliorare la collaborazione e la gestione dei sinistri nel contesto climatico complesso”. Di seguito le considerazioni che hanno portato allo sviluppo del nuovo modello e gli aspetti caratterizzanti. 

 

Le sfide della gestione sinistri Cat Nat: tempi, volumi e Customer Experience

La gestione dei sinistri Cat Nat presenta due criticità principali, che emergono in modo ricorrente nell’esperienza degli operatori del settore:

  • il disagio dell’assicurato, che fatica a ottenere risposte chiare e tempestive dai canali tradizionali, vivendo una percezione di abbandono proprio nei momenti più critici;
  • i tempi lunghi di risposta e liquidazione del danno, tipici di un modello operativo centrato sul network di periti distribuiti sul territorio, non sempre in grado di far fronte a picchi emergenziali.

Fattori che, non solo aumentano il livello di insoddisfazione degli assicurati, ma mettono sotto pressione anche la capacità operativa delle compagnie, rendendo evidente la necessità di soluzioni più strutturate, rapide, scalabili e digitali.

 

Il modello di Outsourcing del Gruppo De Pasquale: tecnologia, specializzazione, flessibilità e velocità

Il modello illustrato durante l’evento di IKN dal Gruppo De Pasquale si basa su soluzioni di di Business Process Outsourcing altamente specializzate sui sinistri Cat Nat e supportate dalla tecnologia.

Il ruolo strategico del Front Office: caring e categorizzazione immediata del sinistro

Per superare le due criticità esposte, il modello implementato dal Gruppo De Pasquale prevede innanzitutto una struttura efficace di Front Office, pensata in ottica di caring, che, grazie a tecnologie avanzate e competenze specialistiche:

  • interviene immediatamente  e gestisce proattivamente il primo contatto con l’assicurato
  • è in grado di realizzare una categorizzazione del sinistro in forza di informazioni e documentazione acquisite e dell’assunta gravità dell’evento. 

A seguito della categorizzazione, 

  • alcuni sinistri vengono gestiti all’interno di una struttura specialistica di Back Office e di periti interni, in grado di procedere ad una stima completa del danno e di predisporre l’elaborato peritale per la Compagnia
  • per quelli che prevedono la necessità di un’istruttoria, viene coinvolto un perito esterno.  

Un approccio che consente la presa in carico rapida, tracciata e coerente con il livello di complessità del sinistro, migliorando l’esperienza dell’assicurato e riducendo i tempi di gestione.

Un mix sinergico di tecnologia, competenze e network

Quello che proponiamo è un modello innovativo, modulare e flessibile che combina tre elementi fondamentali:

  1. tecnologia avanzata (tra cui AI), per abilitare processi digitali in real time;
  2. know-how tecnico interno, grazie al potenziamento di strutture dedicate di Front Office e Back office in grado di lavorare in sinergia e velocizzare l’intero processo;
  3. un network di periti specialistici sul territorio.

 

LiveClaim: tecnologia proprietaria per la gestione full digital e real time dei sinistri Cat Nat

Un ruolo fondamentale, all’interno del modello di gestione sinistri Cat Nat di Gruppo De Pasquale, ha sicuramente LiveClaim,  soluzione proprietaria che integra strumenti di video interazione, OCR, intelligenza artificiale, RPA ed advanced analytics, per una gestione digital e real time delle diverse fasi del sinistro. 

Con LiveClaim, attraverso  una video interazione con l’assicurato è possibile:

  • aprire il sinistro in tempo reale;
  • acquisire immagini, video e documentazione utili ad una valutazione accurata e immediata del danno;
  • categorizzare il sinistro.

Di fatto, LiveClaim consente di velocizzare sia la prima fase di gestione del sinistro, sia le fasi successive, fino alla liquidazione del danno, grazie alla  documentazione raccolta a monte.

 

I vantaggi dell’utilizzo di LiveClaim

  1. l’assicurato viene rassicurato nel contatto face to face con operatori esperti;
  2. l’immediata categorizzazione del sinistro agevola la Compagnia nell’analisi di eventuali richieste di anticipo di parte del risarcimento oltre che in ottica di misura antifrode;
  3. il perito esterno, eventualmente coinvolto, può procedere ad una relazione peritale in loco avvantaggiato dalla disponibilità di documentazione acquisita a monte dalla struttura interna;
  4. si agevola la canalizzazione verso strutture convenzionate della Compagnia;
  5. l’intera gestione si concentra su un unico referente: la struttura dedicata del Gruppo De Pasquale che coordina tutti gli attori coinvolti, garantendo coerenza, tempi rapidi, qualità e cura dell’assicurato.

Flessibilità e scalabilità per la gestione di picchi emergenziali

Volumi significativi in una situazione di emergenza richiedono di velocizzare a monte l’istruttoria del fascicolo per permettere alla Compagnia, ove possibile, di operare rapidamente. L’obiettivo è evitare situazioni simili a quella verificatasi nel luglio 2023, in cui il network peritale tradizionale non è stato in grado di far fronte alla domanda straordinaria di interventi, generando rallentamenti e disagi.

Il nuovo approccio del Gruppo De Pasquale per la gestione dei sinistri Cat Nat risponde a questa esigenza di velocizzazione, garantendo flessibilità e scalabilità, poiché :

  • abbandona l’iter tradizionale che parte da un incarico peritale senza contatto con l’assicurato, sostituendolo con una preventiva categorizzazione dell’evento, aumentando così capacità e flessibilità di gestione;
  • rende la fase iniziale del processo – caring, raccolta documentale, apertura sinistro – più strutturata e, grazie alla tecnologia, accelerativa delle fasi successive;
  • prevede l’impiego di figure professionali dedicate che governano il processo nel suo complesso, gestendo le interazioni tra i diversi attori coinvolti e monitorando ogni passaggio;
  • prevede l’utilizzo della tecnologia LiveClaim anche da parte del network di periti fiduciari;
  • contempla procedure di escalation stabilite e condivise con la Compagnia;

Perché il modello del Gruppo De Pasquale è già una risposta alle sfide future?

Il modello presentato da Gruppo De Pasquale all’evento “Italy Insurance Forum 2025” rappresenta un’evoluzione importante  nella gestione sinistri Cat Nat. Integrando competenze specialistiche, processi e tecnologie avanzate,  il Gruppo propone un framework operativo capace di rispondere alle sfide attuali e future con efficienza, qualità del servizio, forte attenzione alla customer experience.

Con oltre 50 milioni di euro di fatturato, realizzato attraverso le sue società partner e una presenza consolidata nel settore assicurativo, il Gruppo De Pasquale si conferma il partner ideale per le compagnie, i broker e gli altri player del comparto assicurativo che desiderano affrontare con competenza specialistica ed innovazione la gestione dei sinistri Cat Nat.

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RPA e Intelligenza Artificiale

RPA e Intelligenza Artificiale: la trasformazione dei processi aziendali nel nuovo ecosistema digitale

RPA e Intelligenza Artificiale nelle aziende: lo scenario

L’adozione di tecnologie avanzate, come la Robotic Process Automation (RPA) e l’Intelligenza Artificiale (AI), impone alle aziende, in tutti settori, la ridefinizione dei propri modelli operativi ed organizzativi. La crescente necessità di efficienza, rapidità decisionale e contenimento dei costi spinge le imprese a investire in soluzioni digitali capaci di automatizzare attività di natura ripetitiva.

Secondo uno studio pubblicato da AI4Business, il 40% delle aziende italiane utilizza la RPA, ma solo il 23% ha già integrato l’Intelligenza Artificiale nei propri processi. Il divario è ancora più marcato tra le PMI, a conferma che la trasformazione digitale è in atto ma non ancora pienamente matura.

 

I principali utilizzi della Robotic Process Automation (RPA) nelle aziende

La RPA è una tecnologia che consente di automatizzare attività ripetitive e basate su regole, simulando l’azione di un operatore umano su sistemi digitali. I software robotici (bot) interagiscono con le interfacce utente, accedono ai database, compilano moduli e gestiscono email e flussi documentali.

 

Le attività più comunemente automatizzate grazie alla RPA sono:

  • inserimento dati nei sistemi gestionali (ERP, CRM);
  • verifica e confronto documentale;
  • generazione e invio di report;
  • gestione email e workflow approvativi;
  • controllo incrociato di fatture e documenti contabili.

 

L’integrazione tra RPA e Intelligenza artificiale: verso l’automazione intelligente

L’integrazione dell’AI nei processi aziendali in Italia è in una fase ancora primordiale e principalmente legata all’utilizzo della RPA. Infatti, l’integrazione tra quest’ultima e l’AI ha ancora un ampio potenziale inespresso ed apre le porte ad una automazione intelligente che, oltre ad eseguire task ripetitivi, raccoglie, elabora e analizza continuamente dati che consentono di prendere decisioni più ponderate e più veloci. 

 

Le principali tecnologie coinvolte:

  • Natural Language Processing (NLP) per comprendere documenti testuali;
  • Machine Learning per il riconoscimento di pattern e anomalie;
  • Computer Vision per l’estrazione dati da immagini e PDF;
  • Chatbot e assistenti virtuali per il customer service automatizzato.

Come sottolineato nell’articolo “Robotic Process Automation: può davvero aiutare le aziende a migliorare la produttività?”, la combinazione RPA e AI rappresenta oggi una delle leve più efficaci per aumentare la produttività e migliorare la capacità decisionale delle aziende.

 

Numerosi i vantaggi di un approccio tecnologico integrato

Dall’efficienza alla riduzione dei costi, dalla scalabilità alla continuità operativa, dall’analisi puntuale ed accurata del dato sino alla tracciabilità dello stesso, l’approccio che integra RPA e AI genera valore aggiunto per le imprese. 

 

Efficienza e riduzione dei costi

L’automazione consente di:

  • ridurre i tempi di esecuzione dei processi;
  • eliminare gli errori umani nei task ripetitivi;
  • aumentare la produttività con risorse costanti;
  • ottimizzare le risorse interne per attività a valore aggiunto.

 

Scalabilità e continuità operativa

I software robotici sono sempre disponibili, 24/7, e possono essere replicati rapidamente per gestire volumi crescenti senza aumentare proporzionalmente i costi.

 

Qualità dei dati e tracciabilità

La standardizzazione dei processi attraverso la RPA migliora la qualità e l’affidabilità dei dati, garantendo auditabilità, tracciabilità e compliance normativa.

 

Le sfide dell’implementazione: come affrontarle

A fronte dei suddetti vantaggi, le imprese si trovano tuttavia ad affrontare criticità. Tra le più comuni:

  • resistenza al cambiamento culturale
  • integrazione con sistemi legacy
  • mancanza di competenze digitali interne

 

Aspetti di rilievo che possono essere superati ad esempio:

  • affiancando l’introduzione tecnologica a percorsi di formazione
  • scegliendo partner esperti in analisi dei processi e governance del progetto
  • avviando progetti pilota per misurare risultati e ROI

 

Il valore dell’outsourcing

In un contesto in cui velocità, competenze specialistiche ed infrastrutture tecnologiche avanzate sono elementi imprescindibili per la sostenibilità del business, l’Outsourcing rappresenta un acceleratore dell’innovazione e una modalità efficace per superare le problematiche connesse all’adozione di tecnologie avanzate e all’integrazione delle stesse nell’operatività aziendale. Esternalizzare a partner specializzati, che conoscono processi e tecnologia, consente di:

  • accedere a competenze specialistiche
  • ridurre tempi di analisi ed implementazione tecnologica 
  • scalare i progetti in base alle esigenze
  • mantenere il focus interno su attività core.

 

Il Gruppo De Pasquale: innovazione, competenza e solidità

Nel Gruppo De Pasquale lo sviluppo e l’adozione di tecnologie innovative, RPA e IA, è ormai alla base dei servizi proposti al mercato. Attraverso le sue società partner, Sint, Winflow, Sanmarco Consulting, cuore tecnologico del gruppo, PLF e Come Stai, specializzate in verticali di business, e un centro di sviluppo tecnologico in India, il Gruppo è in grado di gestire processi, anche complessi, con un mix ottimale di competenze altamente qualificate, sottoposte a programmi di formazione ed aggiornamento continui, e soluzioni tecnologiche all’avanguardia. 

L’uso di RPA e AI, ad esempio, non è circoscritta alla gestione di flussi operativi per conto del cliente, ma rientra in un approccio strategico e un modello operativo più ampi ed integrati, che vedono nella trasformazione digitale il miglioramento non solo dei processi aziendali, ma anche della relazione con il cliente e del suo livello di soddisfazione. Capacità di innovare con soluzioni su misura, rapidità ed accuratezza nella presa in carico dei processi e nell’esecuzione sono tra gli elementi distintivi dei servizi offerti dalle aziende del Gruppo. Ogni progetto è pensato per rispondere ad esigenze specifiche, garantendo un impatto tangibile sui risultati dell’azienda cliente. 

Una visione strategica supportata da investimenti continui in tecnologia e competenze, per proporre modelli operativi ed organizzativi aziendali dinamici, capaci di adattarsi e crescere in un contesto di mercato sempre più competitivo e sfidante. 

Affidarsi al Gruppo De Pasquale che nel 2024 ha realizzato un fatturato di 50 milioni di euro attraverso le sue società, significa scegliere un Partner solido, competente ed orientato all’innovazione, capace di guidare la transizione digitale con equilibrio, valorizzando tecnologia e valore del capitale umano, efficienza e visione strategica.

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Robotic Process Automation: può davvero aiutare le aziende a migliorare la produttività e la propria capacità di comprendere?

Recuperare efficienza ottimizzando la gestione dell’operatività, migliorare la qualità della propria offerta di prodotti o servizi riducendo il margine di errore, migliorare la produttività e, allo stesso tempo, focalizzare le persone su attività a maggior valore, non ripetitive, sono ormai priorità costanti nelle aziende di tutti i settori e impattano fortemente sulla capacità di competere. Priorità raggiungibili attivando diverse leve:, tra queste, l’automatizzazione dei processi e interventi organizzativi che rendano più efficaci gli interventi tecnologici.

La tecnologia che, in primis, consente di raggiungere gli obiettivi descritti è sicuramente la Robot Process Automation – RPA. Le aziende, anche in Italia, sono sempre più consapevoli dei vantaggi che può generare e più propense ad investirvi.

L’adozione dell’RPA nelle aziende di oggi 

Secondo un recente report di Gartner*, l’adozione della RPA si concentra principalmente in aree aziendali come IT (50%), Finance (35%) e Customer Service (31%). Questo conferma come la tecnologia sia diventata un pilastro per le aziende moderne. La crescente popolarità della RPA è guidata dalla sua capacità di affrontare alcune delle principali sfide aziendali, come la riduzione dei costi operativi e l’incremento dell’efficienza.

Grazie alla flessibilità dei bot, ad esempio, le aziende possono adattare più facilmente i processi alle variazioni della domanda, rispondendo rapidamente alle esigenze del proprio mercato di riferimento. Inoltre, la scalabilità dell’RPA consente di espandere facilmente l’automazione a diverse funzioni aziendali, ottimizzando ulteriormente l’operatività complessiva.

In settori altamente regolamentati come quello finanziario e sanitario, l’RPA si distingue anche per la sua capacità di garantire la conformità normativa automatizzando il monitoraggio e la reportistica. Questo aspetto riduce il rischio di errori e penalità, migliorando al contempo la qualità complessiva dei servizi offerti.

I KPI che l’RPA migliora

Come dimostrano le aziende che hanno realizzato progetti basati su RPA, l’automatizzazione di attività migliora la produttività e, riduce i costi operativi, eliminando la necessità di interventi manuali in processi ripetitivi e riducendo il margine di errore. Ma consente anche una maggiore trasparenza e tracciabilità delle operazioni, supporta il rispetto della conformità normativa e la gestione del rischio.

In un contesto dove efficienza, qualità, compliance non sono più un lusso ma una necessità, la Robotic Process Automation (RPA) indica una risposta concreta per ottimizzare risorse e migliorare le performance. E’ evidente che i risultati che la RPA genera vanno monitorati attraverso indicatori chiave di prestazione (KPI) che variano, essenzialmente, in funzione del settore in cui l’azienda opera. Con riferimento al settore dei Servizi, tra i più diffusi vi sono sicuramente i seguenti.

Velocità di esecuzione 

Con l’RPA i processi vengono eseguiti in tempi notevolmente inferiori rispetto all’intervento manuale, generando significativi risparmi di tempo e costi.

Disponibilità di servizio

Ad esempio nei processi di Customer Service, l’utilizzo di bot in orari non coperti dagli operatori umani consente di ampliare, oltre gli orari tradizionali, il servizio offerto, arrivando ad una copertura 24/7.

Accuratezza

Grazie all’RPA, gli errori umani diventano un ricordo del passato. La precisione dei processi automatizzati riduce il tempo dedicato alla correzione degli errori e, quindi, i costi.

Valore commerciale atteso

Un mix di velocità maggiore ampiezza/disponibilità del servizio e accuratezza si traduce in un significativo aumento del valore dell’offerta aziendale, calcolato in base al miglioramento dell’efficienza operativa e della qualità offerta.

Continuità

Minimizzare, attraverso l’automatizzazione, possibili interruzioni di servizio significa evitare perdite economiche, mantenere la propria continuità operativa e quella dei propri clienti.

Il contributo dell’RPA al Gruppo De Pasquale

Nel Gruppo De Pasquale l’adozione di questa tecnologia sta contribuendo in maniera importante ad eliminare inefficienze, ottimizzare i processi e focalizzare le risorse su attività a più alto valore aggiunto.

L’introduzione dell’RPA non viene limitata a migliorare i flussi operativi, ma rientra in un più ampio percorso di trasformazione digitale che migliori la relazione con i clienti. Soluzioni su misura, rapidità di esecuzione e precisione sono oggi elementi distintivi dei servizi offerti dalle aziende del Gruppo. Ogni progetto è pensato per rispondere a esigenze specifiche, garantendo un impatto tangibile sui risultati.

Questa visione strategica supportata da investimenti continui in tecnologia e competenze nel 2024 ha contribuito a portare il fatturato generato dalle azienda partner del Gruppo a 50 milioni di euro. Il successo non si misura solo in termini economici, ma anche nella capacità di costruire un modello aziendale dinamico, capace di adattarsi e crescere all’interno di un mercato che – sembra inutile ribadirlo – è sempre più competitivo.

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outsourcing

Il boom del settore | L’outsourcing non è più quello di una volta

Il valore dell’outsourcing

Il mercato dell’outsourcing in Europa valeva circa 72,5 miliardi di dollari nel 2023. E in meno di dieci anni, secondo Data Bridge Market Research, arriverà a toccare un valore di circa 132,57 miliardi. Il caso del Gruppo De Pasquale, che ha visto crescere il fatturato di oltre il dieci per cento negli ultimi anni.

I mercati e le innovazioni tecnologiche viaggiano veloci. E le competenze richieste sono sempre più specialistiche. Anche per questo le aziende decidono di affidare sempre più all’esterno attività e processi per garantire l’efficienza e supportare la crescita del business in tempi brevi. Il settore dell’outsourcing continua a correre in tutto il mondo, con un valore di 280,64 miliardi di dollari nel 2023. Il mercato in Europa valeva circa 72,5 miliardi di dollari nel 2023. E in meno di dieci anni, secondo Data Bridge Market Research, arriverà a toccare un valore di circa 132,57 miliardi. Con una crescita media annua attesa del 9,4 per cento.

 

La vision del Gruppo

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Customer Care

Il ruolo dell’AI nel customer care in outsourcing: come migliorare l’esperienza cliente senza perdere il tocco umano

Il ruolo dell’AI nel customer care in outsourcing: come migliorare l’esperienza cliente senza perdere il tocco umano

Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale (AI) ha trasformato radicalmente il customer care, offrendo alle aziende nuove opportunità per automatizzare i processi, migliorare l’efficienza e personalizzare il servizio clienti. Tuttavia, una delle principali sfide rimane preservare lo human touch nelle interazioni con i clienti, fattore chiave per garantire soddisfazione e fidelizzazione.

Sebbene l’AI permetta di gestire con maggiore efficienza compiti ripetitivi e fornire risposte rapide, le interazioni umane sono essenziali in situazioni complesse o che richiedono empatia. Secondo una ricerca di PwCil 75% dei consumatori predilige le interazioni umane nel servizio clienti, soprattutto quando si tratta di problematiche delicate o complesse. Per questo motivo, le aziende devono trovare un equilibrio tra automazione e interazione umana per garantire un’esperienza cliente positiva.

L’AI come supporto e non in sostituzione all’umano

In questo contesto, l’AI non sostituisce gli operatori umani, piuttosto fornisce loro strumenti per migliorare la qualità del servizio. Ad esempio, l’uso di strumenti di machine learning e analisi predittiva consente di fornire suggerimenti in tempo reale agli operatori, migliorando la capacità di risolvere problemi in tempi rapidi e fornendo soluzioni esaustive e personalizzate. Uno studio di Salesforce ha rilevato che l’AI può ridurre i tempi di risposta del 70%, migliorando al contempo la soddisfazione del cliente.

Personalizzazione e omnichannel grazie all’AI

L’AI permette anche di creare esperienze omnicanale fluide, garantendo che i clienti possano passare senza problemi da un canale all’altro (chat, email, telefono) senza dover ripetere informazioni. Secondo McKinsey , le aziende che implementano soluzioni omnicanale integrano un miglioramento del 10-15% nella soddisfazione del cliente.

L’AI permette anche di creare esperienze omnicanale fluide, ossia consentendo ai clienti di passare senza problemi da un canale all’altro (chat, email, telefono) senza dover fornire nuovamente informazioni o ripetere attività. Secondo McKinsey, le aziende che implementano soluzioni omnicanale realizzano un miglioramento del 10-15% nella soddisfazione del cliente.

Sfide e criticità dell’AI nel customer care

Nonostante i vantaggi derivanti dall’adozione di soluzioni AI, le aziende devono affrontare la sfida di conquistare la fiducia del cliente. Un sondaggio condotto da Gartner rivela che il 63% dei clienti si sente meno coinvolto quando interagisce solo con chatbot o sistemi AI, evidenziando la necessità di mantenere aperti i canali di interazione umana nei servizi di customer care.

Gruppo De Pasquale: innovazione digitale senza perdere il tocco umano

Il Gruppo De Pasquale, punto di riferimento nel settore dell’outsourcing da oltre 40 anni, si distingue da sempre per un approccio valoriale incentrato sulla capacità di risolvere problematiche e rispondere alle esigenze di player noti sul mercato. Offre servizi mirati e customizzati, che mixano soluzioni tecnologiche avanzate ed alta expertise e specializzazione degli operatori. Nelle attività di customer care per i tanti clienti gestiti, il Gruppo, grazie alle sinergie tra le sue società partner specializzate per industry, Sint, Winflow, PLF, Sanmarco Consulting e Come Stai, ha integrato strumenti di intelligenza artificiale, che migliorano i processi, ottimizzano le risorse e i tempi di risposta e aumentano l’efficienza operativa. Al contempo, l’intervento di operatori esperti e dotati di spiccate soft skill preserva le interazioni empatiche e personalizzate con gli utenti.

Grazie a tecnologie all’avanguardia, tra cui chatbot avanzati e sistemi di analisi del sentiment, le richieste più comuni degli utenti vengono gestite in modo digitale. Per le situazioni più complesse invece intervengono operatori umani, altamente qualificati, garantendo così un supporto completo e su misura. Questo approccio misto consente di mantenere elevata la soddisfazione dei clienti: secondo recenti ricerche, infatti, oltre l’80% dei clienti preferisce un’interazione umana per risolvere problematiche complesse.

La capacità di adattarsi ai rapidi cambiamenti dei trend di mercato e delle esigenze dei clienti, che contraddistingue da sempre il Gruppo De Pasquale, si riflette nell’offerta di servizi di customer care altamente personalizzati, che uniscono innovazione tecnologica e competenze specialistiche umane, per assicurare risposte rapide, mirate, efficaci ed esaustive.

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la formazione aziendale

La formazione aziendale: la chiave per affrontare le sfide del mercato

La formazione è una risposta eccellente a molti bisogni attuali e urgenti delle aziende. In un contesto socio-economico caratterizzato da scarsità di personale, elevato turn over e rapidi cambiamenti di mercato, investire nella formazione del personale è fondamentale.

I benefici della formazione per le aziende

  • Fidelizzazione e attrazione del personale: la formazione continua permette di fidelizzare i dipendenti attuali e attrarre nuovi talenti, in particolare i giovani. Questo è cruciale per mantenere un team motivato e competente
  • Aggiornamento delle competenze: è essenziale per mantenere aggiornate le competenze di chi è in azienda da tempo, garantendo che il personale sia sempre al passo con le ultime innovazioni e best practice del settore
  • Connessione tra generazioni: la formazione facilita la creazione di un ponte tra le diverse generazioni di lavoratori, promuovendo lo scambio di competenze tra junior e senior
  • Diffusione e scambio di conoscenze: un ambiente formativo stimola la diffusione di nuove competenze e il continuo scambio di conoscenze, elementi vitali per governare i cambiamenti

La strategia del Gruppo De Pasquale

Il Gruppo De Pasquale pone le persone e la loro crescita professionale al centro della sua strategia. Le società partner del Gruppo valorizzano le persone attraverso percorsi formativi strutturati, che includono e-learning, corsi in aula e apprendimento on the job. Questi percorsi sono costantemente aggiornati per rispondere ai bisogni specifici del personale e della clientela, garantendo un miglioramento continuo in linea con i cambiamenti del mercato.
 

Monitoraggio dei macro trend di mercato

Per garantire che la formazione sia sempre pertinente, il Gruppo De Pasquale monitora costantemente i macro trend di mercato, specialmente nei settori assicurativo, finanziario, GDO, media, e manufacturing.
 

Le tre transizioni epocali

Le aziende stanno affrontando tre principali transizioni epocali che impattano su prodotti, servizi e processi aziendali:
 
  • adeguamento ai principi ESG: l’adozione dei principi Environmental, Social, and Governance è ormai imprescindibile.
  • innovazione digitale: la digitalizzazione continua a trasformare le operazioni aziendali a tutti i livelli.
  • evoluzione demografica: un mercato del lavoro sempre più ristretto richiede il rafforzamento e l’aggiornamento delle competenze esistenti, oltre all’attrazione di giovani talenti.
 

La domanda di nuove competenze

Entro il 2030, si prevede che la domanda di competenze Green, che includono non solo aspetti ambientali ma anche nuovi modelli di governance e gestione dei processi, crescerà del 66% (*). Allo stesso tempo, la richiesta di competenze nell’uso dell’intelligenza artificiale è in rapido e costante incremento.
 

Conclusione

Il Gruppo De Pasquale, da oltre 40 anni, supporta con successo aziende note di grandi dimensioni nell’affrontare queste transizioni, attraverso l’offerta di servizi gestiti da personale altamente formato, dotato di competenze tecniche e tecnologiche e di soft skill, in linea con le esigenze e le dinamiche del mercato. Questo approccio al cliente non solo rende le imprese clienti più competitive, ma le aiuta a gestire i cambiamenti in modo più efficace e meno traumatico.

Investire nella formazione del personale non è solo una necessità, ma una strategia vincente per governare le sfide del mercato moderno e il Gruppo, da sempre attento alle dinamiche di mercato, fa di questo una chiave di successo della sua value proposition alla clientela.
Unisciti a noi e sviluppa costantemente le tue competenze in linea con le esigenze del merca! Contattaci QUI
(*) Fonte: Centro Studi Imprese Territorio di Artser
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Mismatch competenze in Italia

Mismatch competenze in Italia: mancano circa 2,5 mln di lavoratori

L’attuale panorama lavorativo italiano è caratterizzato da incertezza geopolitica, ambientale, socio-economica; in crisi sono soprattutto le competenze e i talenti. 

Secondo Ipsoa, focalizzandoci sul territorio nazionale, mancano lavoratori qualificati e adeguatamente formati.

Mancano circa 2,5 mln di lavoratori. Nel 2023, a fronte delle buone performance nella domanda di lavoro delle imprese, sono poco meno di 2,5 milioni di unità le figure professionali che le imprese hanno fatto fatica a reperire.

Nel dettaglio, le imprese segnalano la mancanza di candidati per quasi 1,6 milioni delle ricerche più critiche. Mentre una preparazione non adeguata è la causa delle 685 mila posizioni che le aziende non riescono a coprire nel momento in cui si presenta l’esigenza. L’incapacità di affrontare questa sfida su più fronti, potrebbe portare l’Italia a carenze ancor più gravi in futuro.

Non manca il lavoro, ma il personale qualificato da impiegare

Sempre secondo Ipsoa, gli ultimi dati sulle assunzioni in Italia rendono ancor più chiara la necessità di ripensare al futuro del mercato del lavoro nel nostro Paese, concentrandosi in particolar modo su come affrontare la crisi delle competenze tecniche, per ridurre il divario tra offerta e domande di lavoro.

Secondo il Bollettino annuale 2023 del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, le aziende oggi fanno fatica a trovare talenti specializzati. Questo è dovuto ad una carenza di competenze nei settori e nei comparti dove la domanda di manodopera è particolarmente elevata e sostenuta.

Carenza di competenze e quadro demografico preoccupante

Come evidenziato dagli studi di Ipsoa e da Il Sole 24 Ore, le competenze più richieste dalle aziende italiane si concentrano in alcuni settori chiave:

  • digitale: data scientist, digital marketing manager, cybersecurity specialist, sviluppatore software, esperto di web marketing
  • tecnico: ingegnere robotico, biomedico, meccatronico, specialista in energie rinnovabili
  • sanitario: medico specialista, infermiere, operatore socio-sanitario

A questo scenario si aggiunge un invecchiamento progressivo della popolazione e un calo della natalità. Secondo le stime di Randstad, l’Italia potrebbe perdere fino a 6 milioni di lavoratori entro il 2050. Un dato che rende ancora più allarmante la necessità di intervenire per colmare il mismatch di competenze in Italia.

Le cause e l’impatto della crisi

Le cause del mismatch tra competenze e domanda di lavoro in Italia sono molteplici e complesse. Tra le principali si annoverano:

  • mancanza di adeguamento del sistema formativo: l’offerta formativa non sempre è in linea con le esigenze del mercato del lavoro. Essa risulta spesso carente in termini di competenze tecniche e digitali
  • disorientamento dei giovani: molti giovani faticano a orientarsi nel panorama lavorativo e ad individuare le competenze più richieste dalle aziende
  • bassa mobilità geografica: la concentrazione di giovani nelle grandi città crea un divario di competenze nelle aree rurali
  • scarsa valorizzazione delle soft skills: oltre alle competenze tecniche, le aziende ricercano sempre più anche competenze trasversali, come la comunicazione, il problem solving e il lavoro in team.

Conseguenze e impatto del mismatch

Le conseguenze di questo fenomeno sono molteplici e impattano profondamente sulla coesione sociale e sullo sviluppo economico del Paese. Una su tutte è l’aumento della disoccupazione. La mancata corrispondenza tra competenze e richieste del mercato del lavoro potrebbe ostacolare l’inserimento del giovane lavoratore.

A seguire è l‘esclusione sociale: l’incapacità di trovare un lavoro adeguato potrebbe portare all’emarginazione sociale e all’aumento della povertà. Infine, il rallentamento della crescita economica: la carenza di manodopera qualificata finirebbe per frenare la crescita della produttività del mercato italiano.

Dunque, diviene importante ripensare al futuro del lavoro e affrontare la crisi delle competenze tecniche. Ma come?

Nell’attuale contesto lavorativo, attrarre e trattenere i talenti è diventato un imperativo per le aziende di tutte le dimensioni (leggi QUI il nostro approfondimento: “Attrarre Talenti per avere successo“). Per colmare questo divario e rimanere competitive, le imprese dovrebbero agire su più aspetti, tra questi:

  • creare un ambiente di lavoro positivo e inclusivo: i dipendenti desiderano lavorare in un ambiente positivo e inclusivo dove si sentono valorizzati e rispettati.
  • offrire opportunità di sviluppo professionale: i lavoratori di oggi sono alla ricerca di opportunità per imparare e crescere professionalmente. Le aziende dovrebbero offrire ai propri dipendenti opportunità di formazione e sviluppo continuo.
  • promuovere un buon equilibrio tra vita privata e lavorativa: le aziende dovrebbero offrire politiche flessibili che permettano ai dipendenti di conciliare le esigenze lavorative con quelle personali, come orari di lavoro flessibili.

Un approccio strategico per il Gruppo De Pasquale: attrarre, valorizzare e trattenere i talenti

Per fronteggiare le sfide del mercato del lavoro, il Gruppo De Pasquale, attraverso le sue società partner, Sint, Winflow, Sanmarco Consulting e PLF,  adotta un approccio strategico articolato su diverse direttrici, tra cui:

  • investire nella formazione continua del personale, fondamentale per mantenere la competitività e vincere le sfide del mercato.
  • valorizzare le competenze trasversali: oltre alle competenze tecniche e tecnologiche, il Gruppo De Pasquale si impegna in azioni volte alla valorizzazione di soft skills e competenze trasversali dei propri collaboratori, tra cui,  comunicazione, orientamento al problem solving, teamworking  e creatività.
  • creare un ambiente di lavoro positivo e inclusivo: dove i collaboratori si sentano valorizzati, motivati e parte di un team che offre al cliente servizi altamente qualificati e innovativi.

Il Gruppo De Pasquale: un hub esperienziale per lo sviluppo delle competenze

Grazie alla sua esperienza di oltre 40 anni, il Gruppo De Pasquale, attraverso le sue società partner,  è un hub esperienziale per lo sviluppo delle competenze. Nel Gruppo si presta molta attenzione ai processi selettivi e di inserimento in organico; ai collaboratori vengono offerte opportunità di formazione specialistica, traversale su più attività e processi e percorsi di crescita professionale.

Conclusioni 

Il futuro del lavoro in Italia presenta sfide complesse con cui ogni realtà aziendale deve fare i conti, anche per preservare la propria sostenibilità aziendale.

É evidente che il miglioramento delle competenze, la riqualificazione la formazione di nuovi talenti sono fondamentali per la crescita economica e dovrebbero essere centrali in qualsiasi strategia, aziendale e non solo.

Il Gruppo De Pasquale risponde a tali sfide con l’impegno costante in: formazione specialistica, di processo e tecnologica, focalizzata sulle esigenze del mercato;  valorizzazione delle competenze trasversali,  anche soft skill, per il miglioramento continuo e la creazione di valore aggiunto, a beneficio delle proprie risorse umane e dei clienti. Il Gruppo risponde alle difficoltà di mismatch grazie a questo impegno costante nella valorizzazione del capitale umano e alla capacità di offrire celermente ai clienti il giusto mix di servizi altamente tecnologici ed operatori esperti; elementi cruciali per il successo aziendale.

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La trasformazione digitale guida l’evoluzione dei business aziendali

Migliorare l’esperienza di acquisto e di after sales dei consumatori, semplificare le catene di approvvigionamento, utilizzare data analytics per migliorare la profilazione degli utenti e personalizzare l’offerta: sono solo alcuni esempi che attestano come la digitalizzazione sia pervasiva in ogni business.

A conferma di questo trend, il report di GlobalData “Enterprise Ict investment trends retail” rileva come oltre la metà dei responsabili ICT, nel settore vendita al dettaglio, abbia aumentato del 5% il budget destinato al digitale, un altro 28% di più del 6% rispetto al 2021.

Crescono gli investimenti insieme ai benefici per le imprese. Modalità di interazione contactless e virtuale hanno consentito di sostituire il contatto fisico durante la pandemia e, oggi, sono parte integrante dei modelli di business adottati generando risultati concreti e misurabili, anche in termini di personalizzazione dei servizi.

La trasformazione digitale richiede nuove competenze

Che la trasformazione digitale richieda competenze digitali è ben noto. Altrettanto noto è il gap di queste competenze tra domanda e offerta. 

Tuttavia, siamo in fase favorevole dal punto di vista delle iniziative pubbliche che, a più livelli, vanno in questa direzione e supportano imprese e pubbliche amministrazioni nel loro percorso, a partire dagli interventi del Pnrr per la digitalizzazione del Paese. 

C’è una Strategia Nazionale per le Competenze Digitali ed è appena partita la seconda fase del Piano Operativo che rientra nell’iniziativa Repubblica Digitale e si pone l’obiettivo di ridurre il divario digitale all’interno del Paese, favorendo la formazione di competenze specifiche riguardanti le tecnologie del futuro.

Quali, in concreto, le aree di intervento e gli obiettivi del Piano Operativo?

Le aree di intervento del Piano Operativo

Queste le 4 aree principali di intervento del Piano Operativo aggiornato:

  • Scuola 4.0 e innovativa, con didattica digitale integrata, formazione del personale scolastico sulla transizione digitale e nuove strutture 
  • Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, Reti Ultraveloci e Transizione 4.0
  • Incremento degli specialisti ICT mediante iniziative finalizzate all’orientamento, al re-skilling e all’upskilling
  • Inclusione sociale, con una rete di servizi di facilitazione digitale, politiche del lavoro e servizio civile digitali.

Numeri e obiettivi

Numeri alla mano, gli obiettivi del Piano Operativo sono i seguenti: innanzitutto abbattere l’analfabetismo digitale e diffondere le competenze digitali di base presso il 70% della popolazione entro il 2025

Ancora, promuovere e aumentare l’utilizzo dei servizi pubblici digitali fino a raggiungere, entro il 2025, almeno il 64% degli italiani. Azzerando tutte le tipologie di gap: gender, generational e territorial.
Obiettivi ambiziosi che si propongono di allineare l’Italia agli altri Paesi leader della UE.

Il nostro ruolo nel processo di digitalizzazione

La trasformazione digitale in corso, e l’approccio strategico che ne è alla base, rispecchiano la vision del nostro Gruppo che tende a seguire 2 direttrici:

Investire in conoscenze e competenze, sviluppandole e traendone il massimo valore
Migliorare i processi aziendali grazie al supporto tecnologico, all’esperienza e alle competenze delle persone.

Competenze tecnologiche e digital mindset sono priorità fondamentali per tutte le realtà del Gruppo De Pasquale. La ragione è assolutamente chiara: per poter supportare, con i nostri servizi di outsourcing, il cambiamento in corso nelle aziende clienti, dobbiamo cambiare anche noi. E la digitalizzazione è la chiave di questo cambiamento, nostro e dei nostri clienti.

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Forum Ambrosetti 2022: priorità e proposte in tema di digitale

Si è appena concluso a Cernobbio il Forum Ambrosetti 2022, “Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive”, e l’adozione del digitale è stata al centro del dibattito.

Nella tre giorni di Villa d’Este sono accorsi, come ogni anno dal 1975, protagonisti del mondo imprenditoriale, politico e istituzionale provenienti da tutto il mondo.

Al tavolo del dibattito sono stati portati, tra gli altri, i risultati di una survey che ha avuto come interlocutori le imprese e come obiettivo quello di raccogliere e sondare i loro orientamenti in tema di adozione del digitale.

Le priorità in agenda, in tema di digitalizzazione

Tra i principali risultati della survey, sono emersi i seguenti:

 il Cloud come tecnologia chiave nei processi di trasformazione digitale delle aziende;

 la mancanza di una cultura digitale come principale ostacolo al percorso di trasformazione digitale, ancor più che aspetti finanziari e tecnici;

 la maggioranza delle imprese (il 73%) considera il digitale come abilitatore principale di innovazione, sia internamente che a livello di filiera;

 solo il 20% delle aziende è pienamente soddisfatto delle politiche pubbliche a sostegno del digitale, ma l’85% di esse si dimostra molto fiducioso relativamente all’impatto che avrà il PNRR.

Orizzonti e proposte

Quali orizzonti? Alla luce dei dati emersi, sono state identificate alcune proposte di intervento per promuovere l’ampliamento e lo sviluppo di un ecosistema digitale e per accelerare l’innovazione e la crescita del Paese.

Queste le tre priorità individuate:

1) Accrescere il Capitale Umano Digitale, adottando un approccio sistemico che coinvolga istituzioni, imprese, associazioni di categoria e lavoratori per colmare il gap nelle digital skill del Paese;

2) Dotarsi di una politica industriale del digitale, estendendo il piano “Italia Digitale 2026” destinato alla Pubblica Amministrazione al sistema produttivo, così come avviene già in altri paesi europei;

3) Continuare a implementare il PNRR, rispettando le scadenze concordate con la CE per accedere alle risorse necessarie a finanziare investimenti di rilancio del Paese.

L’innovazione che può supportare la crescita del sistema produttivo passa certamente dalla digitalizzazione, che richiede infrastrutture, competenze e cultura digitale.

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La sinergia alla base del nostro Fattore Gruppo

Il valore aggiunto che contraddistingue il nostro modo di fare outsourcing è il Fattore Gruppo.

È anche il valore aggiunto che il Gruppo De Pasquale offre alle aziende clienti.

Ma cos’è nella sostanza?

E’ la capacità di soddisfare esigenze diverse, di aziende che operano in mercati differenti, con un approccio comunque customizzato. Un approccio unico ma che si adatta alle particolarità di ogni singola azienda.
E’ la capacità di farlo garantendo professionalità, esperienza e know-how di alto livello. 

Questo significa avere un range di competenze ampio e diversificato.
A rendere possibile tutto questo è la sinergia di quattro aziende: Sint, Winflow, Sanmarco Consulting e PLF.

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ll nostro approccio distintivo

Ciascuna realtà confluisce nei meccanismi dell’intero Gruppo e diventa complementare alle altre, creando un valore aggiunto che viene poi trasferito ai clienti.

Il Fattore Gruppo crea competitività, mettendo insieme sinergicamente risorse e specializzazioni, esperienze sul campo e approcci innovativi, in diversi settori.

L’approccio del Gruppo e delle sue aziende è sempre analitico, razionale, concreto. Ciascuna azienda aggiunge valore alle altre, pur mantenendo la propria specificità.

Un valore aggiunto a beneficio delle imprese

A distinguerci è la capacità di mettere a fattor comune le specificità, gli asset di ciascuna azienda accrescendone il valore.

Questo apre la strada a molte più opportunità, crea nuove prospettive e permette al Gruppo De Pasquale di proporsi come partner che possa davvero contribuire a migliorare la competitività delle aziende, in diversi settori.

Questo è il Fattore Gruppo

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